giovedì 5 giugno 2008

ACCADDE DOMANI



Stazione Spaziale Internazionale (ISS) 26 marzo 2019.
Diario di bordo: situazione strumentale e risorse alimentari.

La Terra è ricomparsa dal mio oblò, stiamo sorvolando il medio oriente ed anche oggi continuano quegli strani lampi e nuvole di polvere laggiù.
Decimo giorno di isolamento totale nelle comunicazioni con la base terrestre, non capiamo, non sappiamo cosa succede.

Abbiamo paura.
Otto mesi di missione e una stanchezza ormai infinita.
I compagni di missione sono silenziosi quasi rassegnati per qualcosa che sta accadendo laggiù e che non capiamo.

Ancora un altro lampo stavolta sembra provenire dalla regione del Mar Rosso, ormai non li contiamo più.
Iniziarono 10 giorni fa e dalla base nessuna spiegazione, solo che la missione sarebbe stata interrotta e che ci avrebbero mandato il solito taxi per riportarci a casa.

Brutta situazione quando otto mesi fa partimmo per la ISS, soliti problemi mondiali legati al petrolio ormai a 450 dollari al barile, solite carestie sempre più frequenti e solito riscaldamento del pianeta. Tutto come al solito.

Ma cosa accade ora?
Altro lampo, questo viene dalla regione cinese. Strani lampi se arrivano fin quassù, strani lampi che spostano polveri per km d’altezza, strani lampi a forma di fungo nucleare.
Randolf continua a trasmettere ma senza risultato. Giorni che questa maledetta radio non riceve su nessuna frequenza. L’unica cosa che riceviamo è una piccola stazione in FM di un paese sperso della Luisiana. Giorni che trasmette ininterrottamente una canzone di Louis Armstrong.
Sempre la stessa incessante: What a wonderful world.
24 ore al giorno sempre la stessa. Sappiamo di essere sopra la Luisiana quando intercettiamo Satchmo


Capitano missione al primo pilota:

- Mike prova ancora sulla banda militare d’emergenza
- Lenard sono giorni che provo ma non ricevo niente
- Prova ancora Mike devono essere in ascolto
- Capitano quelle sono esplosioni nucleari. Non c’è più nessuno capitano.
- Randolf dovremmo riparare il pannello solare ormai le batterie sono al limite
- Capitano, Lenard ha ragione ormai siamo soli quassù. Lei lo sa. Il taxi non verrà a riportarci a casa.

Già il nostro taxi non sarà all’appuntamento.
Il capitano guarda ancora nuovamente dall’oblò
Anche i lampi sono cessati ora.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Bello.Inquietante.Emoziona.

Anonimo ha detto...

quando scrivi queste cose mi metti paura

Anonimo ha detto...

e' molto che volevo chiederlo ma quella foto a destra chi è?

Anonimo ha detto...

luisa come sei appiccicosa un tempo scrivevi cose migliori ora piu' di sbattere gli occhietti a scritte di nicki non sai andare.

Anonimo ha detto...

niente di più facile che una crisi mondiale si stia già aprendo, ti basti vedere le reazioni mondiali della gente al caro petrolio. queste cose fanno meditare, se continua cosi una guerra potrebbe giustificare l'approvvigionamento di risorse petrolifere.

SCAI ha detto...

Non vorrei sembrare la Cassandra di turno ma ho tanto l'impressione che ci stiamo avvicinando verso qualcosa di veramente brutto che stabilirà nuove frontiere.