martedì 27 maggio 2008

APPUNTI DI VIAGGIO



A volte amo la poesia, spesso odio i poeti, almeno non tutti.
Ho scritto poesie e le ho conservate per anni in un quaderno di appunti di viaggio.
L’ho riletto per caso mesi fa quel quadernuccio e l’ho messo nella differenziata, cassonetto della carta. Anche io sono stato poeta e anche io faccio parte dell’odio che nutro verso quella categoria.
Da grande vorrei fare lo scrittore anche se poi c’e’ chi mi ricorda che sono già grande e peggio… che non so scrivere.
Mi piace comunque scrivere a prescindere poi se le idee escano su carta nebulose, insignificanti o pungenti. In realtà scrivo per me.
Scrivere vuol dire per certi versi comunicare, non necessariamente con altri, ma comunque il fatto di mettere nero su bianco è come lasciare il proprio momento di vita indelebile nel tempo.
Già il tempo….
Tempo, tempo e ancora il tempo. Maledetto tempo che non ti aspetta.
In barba a tutte le leggi della fisica il tempo medio di una giornata o , se volete, di un anno, è inversamente proporzionale alla vostra età anagrafica. O, se preferite, è inversamente proporzionale alla gradevolezza del momento.
Per dirla come Arthur Block nella famosa legge di Murphy : quella cazzo di fetta di pane cade sempre dalla parte imburrata sul tappeto pregiato.

P.S. è matematico provare per credere

5 commenti:

Anonimo ha detto...

ho provato e mia moglie si e' incazzata.

Anonimo ha detto...

A DIFFERENZA TUA IL 2QUADERNUCCIO" LO CONSERVO ANCORA GELOSAMENTE E COME DICI TU SONO ATTIMI DI VITA STAMPATI NELLA MEMORIA. HAI FATTO MALE A GETTARLO.

Anonimo ha detto...

rieccomiiiiii sono mancata a qualcuno? A te nicki?

Anonimo ha detto...

If im in the situation of the owner of this blog. I dont know how to post this kind of topic. he has a nice idea.

Anonimo ha detto...

bello questo post, tutti hano scritto poesie