Che non fosse sempre Pasqua il piccolo Scai lo aveva capito da un bel pezzo, ma che tardasse così tanto non lo aveva messo in preventivo.
Era uscito come altre volte per monti arrampicandosi verso la cima più lontana dalla luce della città e quando, finalmente arrivato, aveva piantato la sua strumentazione.
-Dio quanto pesano queste cose. Tutte in metallo, eppoi quei maledetti pesi da 10 kg l’uno.
Ma ce l’ho fatta. Ora sono quassù. Stasera prenderò le stelle tra le mani.
Aveva montato con la solita attenzione il suo occhio digitale e con animo da bambino aveva atteso le ombre della notte.
- Stasera oserò di più perché io Scai non posso accontentarmi di una qualunque stella catturata da un qualunque umano. Stasera ucciderò l’immenso, lo catturerò, lo faro prigioniero e lo trasformerò in milioni di bytes. Stasera Scai metterà in colore le ombre della notte buia.
Aveva iniziato a sommare e riprendere fotoni di luce e sempre più consapevole della sua forza continuava ad osare sempre di più. Una, due , quattro ore e poi ancora fotoni di luce catturati e colori di quella nebulosa dimenticara anche da Dio.
- Accidenti quanto è debole questa nebulosa. E’ veramente difficile. Ma io Scai so come prenderla.
Una corsa a due tra Scai e l’alba che arrivò trovandolo addormentato sul suo computer.
Scai era riuscito a sommare ben 7 ore su quella nebulosa VDB152, era soddisfatto come quando copiato il compito in classe usciva felice dalla scuola.
La strada verso casa volò come una notte di giugno e quando iniziò a lavorare sulla sua VDB152 si accorse di quanto stolto fosse stato.
La presunzione di un povero umano che aveva voluto osare.
- Ciao Scai come è andata ieri notte?
- Ciao amico mio, ieri notte ho voluto osare.
- Ho capito. Non è andata come volevi.
-No
-Scai qual è la foto pià bella che hai fatto?
- La foto più bella è quella che farò domani
Lasciai Scai ai suoi eterni pensieri, montai in macchina e cominciai a farneticare su cosa avrei comprato con 70 milioni di euro del super enalotto.
Era uscito come altre volte per monti arrampicandosi verso la cima più lontana dalla luce della città e quando, finalmente arrivato, aveva piantato la sua strumentazione.
-Dio quanto pesano queste cose. Tutte in metallo, eppoi quei maledetti pesi da 10 kg l’uno.
Ma ce l’ho fatta. Ora sono quassù. Stasera prenderò le stelle tra le mani.
Aveva montato con la solita attenzione il suo occhio digitale e con animo da bambino aveva atteso le ombre della notte.
- Stasera oserò di più perché io Scai non posso accontentarmi di una qualunque stella catturata da un qualunque umano. Stasera ucciderò l’immenso, lo catturerò, lo faro prigioniero e lo trasformerò in milioni di bytes. Stasera Scai metterà in colore le ombre della notte buia.
Aveva iniziato a sommare e riprendere fotoni di luce e sempre più consapevole della sua forza continuava ad osare sempre di più. Una, due , quattro ore e poi ancora fotoni di luce catturati e colori di quella nebulosa dimenticara anche da Dio.
- Accidenti quanto è debole questa nebulosa. E’ veramente difficile. Ma io Scai so come prenderla.
Una corsa a due tra Scai e l’alba che arrivò trovandolo addormentato sul suo computer.
Scai era riuscito a sommare ben 7 ore su quella nebulosa VDB152, era soddisfatto come quando copiato il compito in classe usciva felice dalla scuola.
La strada verso casa volò come una notte di giugno e quando iniziò a lavorare sulla sua VDB152 si accorse di quanto stolto fosse stato.
La presunzione di un povero umano che aveva voluto osare.
- Ciao Scai come è andata ieri notte?
- Ciao amico mio, ieri notte ho voluto osare.
- Ho capito. Non è andata come volevi.
-No
-Scai qual è la foto pià bella che hai fatto?
- La foto più bella è quella che farò domani
Lasciai Scai ai suoi eterni pensieri, montai in macchina e cominciai a farneticare su cosa avrei comprato con 70 milioni di euro del super enalotto.
Era passato da poco un altro giorno.
1 commento:
what happened to the other one?
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